L’assessore alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili, Gianbruno Panizzutti, ci parla di politiche giovanili. A breve ripartiranno i laboratori gratuiti del Progetto Giovani rivolti ai giovani dai 14 ai 29 anni. E’ stata inoltre rinnovata per i prossimi tre anni la convenzione con Casa Fenzi per il Progetto “Cittadinanza Attiva” per il recupero delle sospensioni scolastiche.

Ai nastri di partenza il Laboratorio di Street Art condotto dall’Associazione Kantiere Misto che da molti anni collabora con il Comune di Conegliano per quanto riguarda la promozione della creatività giovanile ed in particolare delle arti urbane.

Obiettivo è anche quello di valorizzare il territorio come bene comune e di sostenere progetti di riqualificazione di alcuni spazi cittadini. Sarà utilizzato il muro perimetrale dello stadio comunale, lato via Fabio Filzi, che si presta per questa attività e che già in passato ha ospitato i disegni di un’associazione, ormai sbiaditi e non più visibili al pubblico.

Il Laboratorio è strutturato in 6 incontri teorico-pratici di 2 ore ciascuno (12 ore) che si svolgeranno il venerdì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 a partire dal il 15 settembre seguiti dalla realizzazione dell’opera muraria che si svolgerà in uno o due fine settimana.

Possono partecipare i giovani dai 14 ai 29 anni fino ad un massimo 15 partecipanti.

Gli artisti di Kantiere Misto saranno sempre affiancati da un educatore del Progetto Giovani.

Il progetto del recupero delle sospensioni scolastiche, tramite lo svolgimento di servizi civici, ha una lunga storia che dura ormai da quindici anni e vede coinvolti il Comune di Conegliano, gli Istituti scolastici superiori e Casa Fenzi. Gli studenti in questi anni sono stati impiegati in attività di supporto alle assistenti domiciliari per l’aiuto agli anziani, al personale educativo e delle manutenzioni di Casa Fenzi e alle attività del Progetto Giovani.

Durante lo svolgimento del servizio gli studenti devono compilare un Diario di bordo in cui, oltre a riportare l’orario e descrivere le mansioni svolte, sono chiamati ad esprimere delle riflessioni sul significato dell’esperienza e sugli aspetti più significativi che ciascuno si è portato a casa o a scuola. In tutti questi anni non abbiamo mai ricevuto una sintesi negativa. Tutti hanno espresso delle riflessioni profonde e di spessore che hanno colpito non solo gli educatori del Progetto Giovani, ma anche gli insegnanti e il personale dei servizi in cui erano assegnati.